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Ecco la Flotta Derive
del Circolo Velico Bibione
OPTIMIST
Il disegno dell’imbarcazione è molto semplice; l’Optimist è essenzialmente una scatola in vetroresina con una mastra rinforzata per il sostegno dell’albero chiamata “panchetta”. Originariamente progettato nel 1947 da Clark Mills, l’Optimist per la sua struttura viola una serie di principî della buona progettazione di una barca a vela – il suo aspetto pittoresco le è valso, in particolare, il soprannome di “vasca da bagno”. Ciononostante ha delle caratteristiche di maneggevolezza in manovra sorprendenti, e il livello medio dei regatanti in questa classe è notoriamente molto elevato. Per queste ragioni, la maggior parte delle scuole di vela dispone di un certo numero di Optimist, e utilizza queste imbarcazioni per introdurre alla vela i più giovani. La vela dell’Optimist e formata da 4 principali angoli e da un picco che va dall’angolo di penna al bozzello utile per cazzare e/o lascare il picco stesso.
L’Optimist è particolarmente adatto per principianti o velisti con età compresa tra i 6 e i 13 anni, e peso inferiore ai 55 kg. A causa della modesta dimensione dell’imbarcazione e del caratteristico boma basso, la maggioranza dei ragazzi raggiunge però una taglia eccessiva già entro quei limiti di età. Inoltre, a partire da dicembre dell’anno in cui compie i 15 anni di età, l’Optimist non può più prendere parte a regate organizzate da Federazione Italiana Vela (FIV) / International Sailing Federation (ISAF). E diviso in due categorie:cadetti(U12) e juniores(U16). I cadetti hanno la bandiera di classe gialla con il simbolo, invece gli juniores ce l’hanno bianca con il simbolo
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LASER
Il progetto della prima barca della classe Laser risale al 1971, da parte del progettista Bruce Kirby. Era nata come imbarcazione da spiaggiare ma è poi divenuta un diffuso monotipo da competizione a livello mondiale. Caratteristica di questa classe è che le specifiche tecniche della classe prevedono rigorosamente che le imbarcazioni siano del tutto uguali tra loro. Cioè le regole della classe non permettono modifiche neppure entro certi limiti. Pertanto risultano assolutamente identiche, in tutte le imbarcazioni di questa classe, il peso, le dimensioni, le vele e le attrezzature
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ALPA BRIZE
Barca adatta per 2/4 persone di equipaggio facile e veloce
misure
lunghezza fuori tutto 3,70 (mt)
lunghezza alla linea di galleggiamento — (mt) baglio max. 1,56 (mt) tipo di chiglia deriva mobile dislocamento 75 (kg) superficie velica 8,50 (mq)
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FJ JUNIOR
Flying Junior (abbreviato in FJ) è una imbarcazione a vela progettata tra il 1954 ed il 1955 dall’architetto olandese Ulike van Essen. La funzione originale di questa imbarcazione a deriva era di costituire mezzo propedeutico all’uso del Flying Dutchman (gli atleti dell’epoca passavano per il FJ per approdare al FD percorrendo una preparazione graduale), per questo motivo, il Flying Junior è stato palestra formativa per tantissimi velisti di successo e derivisti di pari capacità. L’imbarcazione fa parte delle Classi internazionali annoverate dalla Federazione internazionale della Vela (ISAF). Completamente rivisitata nelle ultime edizioni dei regolamenti di classe, il Flying Junior ha acquisito notevole tecnica e altrettanta manovrabilità in ogni condizione di vento. Sono stati aggiunti il trapezio (a cui può agganciarsi il prodiere per sbalzare fuori dalla barca il proprio peso), lo spinnaker e i loro componenti e manovre. La randa è stata rivista nella forma e nella dimensione; i materiali consentiti per lo scafo annoverano oltre alla classica vetroresina anche il carbonio in fibre. E’ stata una riscoperta per via delle doti formative e per la capacità di far divertire persone di quasi ogni età. Infatti il FJ non ha limiti effettivi di età nel suo uso, l’unico ostacolo è il peso che non consente ai giovanissimi (fino ai 10-12 anni) un ottimale governo dell’imbarcazione.Imbarcazione di dimensioni ridotte, dall’apparenza mite, risulta nervosa in navigazione e particolarmente sensibile agli sbalzi di vento. L’equipaggio comprende un timoniere e un prodiere, il cui peso complessivo ideale è tra i 100 ed i 120 kg. È comunque molto tollerante al peso, grazie alla sua forma che presenta importanti volumi nella parte anteriore ed una poppa filante che le permette di planare. La possibilità di modificare tutte le manovre del pozzetto, ed eventualmente aggiungerne altre, completa la capacità di questa deriva di adattarsi a velisti di ogni capacità e peso.
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ZEF
Dettagli tecnici: Lunghezza: 3,60m Larghezza: 1,55m Peso: 0,090t Velatura: 9,33mq Cantiere: La Prairie, Francia
Deriva nata negli Anni 60 dalle forme arrotondate, comoda e facile da condurre, anche con tre persone a bordo
È negli anni 60, mentre in Italia la nautica inizia a diffondersi, che nasce lo Zef, una deriva “da diporto” semplice, solida e stabile del cantiere francese La Prairie. Costruito per la scuola di vela, lo scafo si caratterizza per le forme tonde, e in appena 3,6 metri di lunghezza ha spazio e profondità a sufficienza per tre persone, sedute sulle casse stagne laterali. A prua è presente una piccola tuga, alla cui estremità posteriore si trova la scassa per l’albero; la superficie della randa (6,78 mq) è grande e consente buone prestazioni a tutte le andature. L’attrezzatura è ridotta all’essenziale a beneficio della semplicità di conduzione e della manovrabilità, anche con il solo timoniere. Sullo Zef può essere montato un piccolo fuoribordo e ha anche due pratici remi.
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4,20
Il 420 è un natante[1] a vela per due persone dotata di randa, fiocco e spinnaker.Perfetta per entrare nel mondo delle barche a vela e cominciare a competere con semi-professionisti. Dotata già di regolazioni tecniche per l’albero (ghinda, strallo, sartie e crocette) e per la forma delle vele (vang, cunningham e tesabase).L’idea del 420 nacque nel 1958, quando si incontrarono Cristian Maury, architetto e M. Lanaverre, proprietario di un piccolo cantiere. Si sentiva la necessità di sostituire i vecchi «Argonaute» pesanti e di legno con una barca leggera per due persone, trasportabile ed economica. Nel settembre 1959 il modello fu pronto e nel gennaio 1960 si iniziò la produzione. Il primo campionato del mondo si svolse a Palamos nel 1966 con 11 nazioni partecipanti. Oggi, nel mondo, la classe è presente con più di 54.000 esemplari.
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4,70
Il 470 è un natante[1] a vela da regata per due persone, dotata di randa, fiocco e spinnaker. Storia Disegnata nel 1963 dall’architetto francese André Cornu, deve il suo nome alla sua lunghezza fuori tutto espressa in centimetri. Descrizione L’imbarcazione fa parte delle Classi internazionali annoverate dalla Federazione Internazionale della Vela (ISAF) e le regate della sua classe fanno parte del programma delle Olimpiadi dal 1976. È una imbarcazione molto tecnica e competitiva dove è richiesta grande preparazione, sia tecnica che fisica. Considerata la particolare forma della chiglia è in grado di planare anche di bolina. L’emblema della classe è la scritta 470, stilizzata seconda una forma particolare, descritta nelle regole, che deve essere riprodotta in blu scuro nella parte alta della vela principale.
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ALPA S
“alpa S”
Dal famoso cantiere una deriva di successo, veloce, manovrabile, con pozzetto autovuotante, per 2 persone di equipaggio PROGETTATA DA VITTORIO Lombardi Lo scafo, di vetroresina, ha una carena planante dalla forma stretta e affusolata, con deriva mobile. La caratteristica originale è lo specchio di poppa aperto (il timone è fissato a un elemento centrale di forma semipiramidale) per agevolare lo scarico dell’acqua entrata a bordo. Il pozzetto è comodo e privo di parti sporgenti per consentire la massima libertà di movimento alle due persone d’equipaggio. L’estrema manovrabilità e l’armo velico (randa, fiocco e spinnaker) ben proporzionato ne fanno una deriva poco impegnativa ma veloce e divertente, adatta in particolare a chi voglia prendere confidenza con la vela. lunghezza m 4,70 larghezza m 1,60 pescaggio m 1,13 peso Kg125 velatura mq 13,4.
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